Il nostro sistema ha da sempre accolto paradigmi giuridici diversificati e provenienti dall’estero in ragione della sempre preponderante necessità di mutevolezza, così erigendo un sistema giuridico intriso di conoscenza scientifica – non della c.d. scienza spazzatura – ma di quella episteme in grado di da dar vita a flussi giuridici.
L’incerto campo della psichiatria presenta delle ricadute in tema di accertamento del rapporto di causalità e di valutazione del comportamento doveroso omesso. Non si può, e mai si potrà, pretendere di stravolgere il «senso di giustizia» su cui è stato costruito il nostro ordinamento, come insieme di valori radicati in profondità ed elaborati nel corso dei secoli, ma sarà possibile optare per un bilanciamento «giusto» tra sapere scientifico e sapere del diritto, tra due metodi fortemente diversi, ma costituenti l’uno il precipitato logico applicativo dell’altro: la scienza sperimenta sull’uomo e per l’uomo attraverso le conquiste in campo scientifico che necessitano dell’apporto del diritto, sotto forma di protocolli, per essere utilizzate.

Our system has always welcomed legal paradigms coming from abroad and diversified, due to the ever-preponderant need for changeability, thus erecting a legal system steeped in scientific knowledge – not the so-called junk science – but of that episteme capable of giving life to legal flows.
The uncertain field of psychiatry has repercussions in terms of ascertaining the causal relationship and evaluating the dutiful omitted behaviour. One cannot, and never will be able, to overturn the «sense of justice» on which our legal system was built, as a set of deeply rooted values ​​and elaborated over the centuries, but it will be possible to opt for a «fair» balance between scientific knowledge and knowledge of law, between two very different methods, but constituting one  the consequence of the other: science experiments, on man and for man, through the conquests in the scientific field that need the contribution of law, in the form of protocols, to be used.

Serena Scippa
Phd in Law and Cognitive Neuroscience presso l’Università degli Studi di Roma “Unicusano”

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*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

Rivista quadrimestrale di scienze penalistiche
ISSN 2974-7503

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