Segnaliamo ai lettori il deposito della sentenza del 22 marzo 2024, n. 46 con cui la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 646, primo comma, del codice penale – come modificato dall’art. 1, comma 1, lettera u), della legge 9 gennaio 2019, n. 3 (Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici) – nella parte in cui prevede la pena della reclusione «da due a cinque anni» anziché «fino a cinque anni».
«Il brusco innalzamento della pena minima per l’appropriazione indebita», a detta dei Giudici delle leggi, «portata da quindici giorni a due anni di reclusione dalla legge n. 3 del 2019 è sprovvisto di qualsiasi plausibile giustificazione ed è, già per questa ragione, costituzionalmente illegittimo».
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