Il fenomeno associativo di tipo mafioso è disciplinato dall’art. 416 bis c.p., cui è stato affidato l’arduo compito di individuare e trascriverne gli elementi costitutivi. Di questi il più problematico è rappresentato dal c.d. metodo mafioso, consistente nell’utilizzo della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e nella condizione di assoggettamento ed omertà che ne deriva. Altro aspetto che contribuisce a rendere complessa l’applicazione della fattispecie in esame è dato dalla natura dell’attività svolta dall’associazione, ben potendo quest’ultima concretizzarsi in un’attività economica pienamente lecita, seppur attuata adottando il metodo precedentemente citato. Infine, particolarmente intenso è stato il dibattito inerente alla capacità dell’art. 416 bis c.p. di ricomprendere all’interno del proprio ambito applicativo, oltre alle «mafie tradizionali», anche le «nuove mafie»: autoctone, delocalizzate e, persino, straniere. A tal proposito, è interessante analizzare l’evoluzione dell’organizzazione criminale definita dai media «quarta mafia», operante nella zona del promontorio garganico e cresciuta esponenzialmente nell’ultimo ventennio. In particolare, occorre concentrarsi sulle modalità attraverso le quali tale associazione riesce a penetrare nel tessuto socio-economico del territorio, in modo da estirparla e favorire l’instaurazione di un processo di sviluppo sostenibile per il Gargano.
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The mafia association phenomenon is governed by Article 416 bis of Italian Penal Code, to which has been entrusted the formidable task of identifying and transcribing its constituent elements. The most problematic of these is represented by the so-called mafia method, consisting of the use of the intimidating force derived from the association bond and of the subjugation and omertà condition arising from it. Another aspect contributing to the applicative difficulty of the case in point is given by the nature of the activity carried out by the association, since the latter can take the shape of a legitimate business activity, although realized with the above method. Finally, the debate concerning the ability of Article 416 bis of the Italian Penal Code to include in its field of application not only «traditional mafias» but also «new mafias»- autochthon, delocalized and even foreign- was particularly intense. In this respect, analysing the evolution of the criminal organisation defined by the media «fourth mafia», based in the Gargano promontory area and which has grown exponentially in the last two decades, is interesting. In particular, the focus should be on the modalities through which this association manage to penetrate the socio-economic fabric of the territory, in order to eradicate it and favour the introduction of a sustainable development process for the Gargano.

Alessandro Galli
Dottore in Giurisprudenza Università di Foggia

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*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

Rivista quadrimestrale di scienze penalistiche
ISSN 2974-7503

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